Vaccini neonati, quali sono e quando farli

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Vaccini neonati

Nonostante a molti genitori possa sembrare prematuro somministrare al proprio figlio di soli pochi mesi un vaccino, ciò non rappresenta affatto un rischio per la salute del piccolo.
Difatti, il neonato, una volta entrato nel secondo mese di vita, dispone già di un sistema immunitario adatto a sostenere delle vaccinazioni. Contrariamente, se i genitori dovessero aspettare troppo tempo per far fare ai propri figli i vaccini obbligatori, correrebbero il rischio di esporre i piccoli ad infezioni anche gravi.
Da ciò si capisce quanto sia importante fare una buona prevenzione, per il bene del neonato.
Occorre fornire all’infante un’adeguata protezione contro quelle malattie che hanno portato all’esistenza dei vaccini obbligatori; visti i pericolosi effetti che possono avere sulla salute.
Esistono sia vaccini per neonati obbligatori, sia vaccini che prevedono la possibilità per i genitori di scegliere se farli somministrare ai propri bambini o meno.
In entrambi i casi, le dosi dei vaccini vanno somministrate entro i primi mesi di vita del neonato, seguendo un calendario specifico, per evitare ritardi.
I genitori sono assistiti e supportati dal Sistema Sanitario Nazionale; quest’ultimo riconosce a tutti la possibilità di far vaccinare i propri bimbi in modo del tutto gratuito.

Vaccini neonati obbligatori

Quali sono i vaccini neonati necessari

Per diversi anni sono stati solo quattro i vaccini obbligatori, che i genitori dovevano far fare ai propri figli entro i primi mesi di vita.
Le vaccinazioni in questione erano:

  • contro la difterite, cioè l’antidifterica (resa obbligatoria dalle leggi 891/1939 e 166/1981);
    contro il tetano, l’antitetanica (legge 419/1968);
  • contro la poliomielite, l’antipoliomielitica (legge 51/1966);
  • contro l’epatite B, l’antiepatitevirale B (legge 165/1991).

La somministrazione degli altri vaccini era, invece, a discrezione dei genitori. Tuttavia, c’era molta meno severità di oggi nei confronti dell’obbligatorietà dei vaccini.
Tant’è vero che, mentre oggi un bimbo che non ha seguito i dovuti richiami dei vaccini obbligatori non può iscriversi ad alcun istituto scolastico, ciò in passato non accadeva.
Non si ricorreva nemmeno molto spesso alle multe, come forma di sanzionamento.
Con il passare degli anni, tuttavia, l’obiettivo perseguito è stato quello di mettere in evidenza gli aspetti positivi ed i benefici connessi ai vaccini.
Si è cercato, e si cerca tutt’oggi, di sensibilizzare e di civilizzare maggiormente i genitori, e la comunità in generale.
Solo così le persone, avendo maggiore consapevolezza dell’argomento, smetteranno di vedere i vaccini obbligatori esclusivamente come un obbligo.
Nel 2017 si è giunti all’approvazione di nuove leggi sulle vaccinazioni; le quali, si pongono l’obiettivo di aumentare la copertura vaccinale a livello nazionale.
Con l’entrata in vigore di tali nuove disposizioni, il numero dei vaccini obbligatori è stato portato da 4 a ben 10.
Per l’esattezza, sono ricomprese le quattro vaccinazioni che erano obbligatorie anche in precedenza, e sono state aggiunte l’anti-rosolia, l’anti-varicella, l’anti-pertosse, l’anti-parotite, l’anti-morbillo e l’anti-Haemophilusinfluenzae di tipo B.
Nel caso dei vaccini contro Epatite B e Haemophilusinfluenzae di tipo B, essi terminano quando il bambino compie un anno; per tutti gli altri, invece, sono previsti ulteriori richiami nel corso del tempo.

Vaccini neonati facoltativi

Quali vaccini neonati sono solo raccomandati

Al di fuori dei vaccini ai neonati obbligatori, esistono ulteriori vaccinazioni per le quali non è previsto alcun obbligo.
Nonostante ciò, esse possono essere altrettanto importanti per la salute del neonato.
Infatti, sono moltissimi i medici che ne raccomandano la somministrazione nonostante l’assenza di vincoli, incluso il Ministero della Salute.
I genitori, anche in tal caso, possono fare affidamento sul Servizio Sanitario Nazionale; il quale offre loro l’opportunità di vaccinare i figli contro queste ulteriori malattie, gratuitamente.
Si sta parlando in tal caso dei seguenti vaccini: anti-HPV, anti-meningococco B ed anti-meningococco C, anti-pneumococco e, per concludere, anti-rotavirus.

Calendario vaccini neonati obbligatori e facoltativi

Quando vanno somministrati i vaccini neonati

Durante il terzo mese di vita, il neonato deve ricevere le prime dosi obbligatorie contro le seguenti malattie: tetano, epatite B, difterite, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo B e pertosse.
È solo raccomandata, invece, la somministrazione della prima dose di vaccino anti-meningococco B e del vaccino anti-pneumococco.
Al quarto mese, è previsto il secondo richiamo di anti-meningococco B, per chi ha ricevuto la prima dose.
Compiuti cinque mesi, scatta l’obbligo di somministrare al bambino la seconda dose di anti-difterite, anti-pertosse, anti-tetano, anti-epatite B, anti-poliomielite ed anti-Haemophilus influenzae di tipo B.
Al quinto mese di vita c’è anche il secondo richiamo per l’anti-Pneumococco, seguito dalla terza dose di anti-meningococco B, al sesto mese di età. Compiuti 11 mesi, al bimbo spetta la terza dose dei vaccini obbligatori; eventualmente, gli va somministrata la terza dose dell’anti-Pneumococco. Per quanto concerne l’anti-rotavirus, i genitori possono far somministrare al proprio bambino due o tre dosi, tra il terzo e il settimo mese di vita.
Frequentemente, si predilige la somministrazione di più vaccini contemporaneamente nel bambino, cioè in forma combinata.
Ciò accade perché è stata riscontrata una maggiore efficacia del vaccino, e una più efficace capacità di risposta del sistema immunitario del bimbo.