Perdite in gravidanza, quando preoccuparsi?

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perdite in gravidanza

Le perdite in gravidanza sono molto più comuni di quanto si possa credere, spesso non devono destare preoccupazioni ma scopriamo di più.

Non tutte le perdite in gravidanza sono pericolose

Durante il periodo di gestazione una donna può incorrere in diversi tipi di perdite, ma queste non sono tutte da considerare pericolosi e anzi, per la maggior parte, essi risultano del tutto normali e potrebbero addirittura essere i primi sintomi della gravidanza in corso.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio le particolari casistiche in cui:

  • Non ci si deve allarmare. Pur non tralasciando di riferire al proprio medico;
  • È necessario iniziare a preoccuparsi e, quindi, recarsi dal medico con la massima urgenza.

Perdite di colore marrone o rosa

Questi tipi di perdite in gravidanza sono del tutto normali, in particolare quando ci si accorge di avere delle lievi perdite di colore marrone. Queste infatti avvengono, solitamente, alcune settimane dopo il concepimento e sono da considerare come sintomi della gravidanza

in corso. Oltre al colore ci si può infatti accorgere della loro natura asintomatica – non si hanno quindi né dolori addominali né di altro tipo. Si chiamano perdite da impianto e sono dovute all’attaccamento dell’ovulo all’interno dell’utero.

Le perdite in gravidanza di colore rosa, invece, possono provenire da abrasioni o dilatazione dell’utero e, se si presentano in lieve quantità, non sono da considerarsi pericolose. Questo particolare tipo di perdita può essere anche conseguenza di un rapporto intimo – che, si ricorda, non è assolutamente vietato per tutta la durata della gravidanza.
La cervice infatti, durante la gestazione, è soggetta ad una maggiore quantità di sangue e risulta quindi essere più delicata del normale.

Perdite bianche

Questo particolare tipo di perdite in gravidanza può essere suddiviso in due diverse casistiche, ma entrambe sono conseguenze del tutto normali durante la gestazione.

  • Nel caso in cui queste perdite in gravidanza appaiano dense, esse sono da attribuire agli sbalzi ormonali e sono da ritenere semplici perdite fisiologiche.
  • Quando invece queste si rivelino più acquose, copiose ed incontrollabili ecco che potrebbe essere l’insorgere di un problema. Potrebbe infatti essere la conseguenza della rottura delle acque ed è quindi necessario l’intervento immediato di un medico che possa chiarire la situazione, specie se accompagnate da bruciore vaginale, sintomo di qualche infezione.

Perdite che minacciano l’aborto

In genere quando le perdite in gestazione sono accompagnate da dolori addominali potrebbero essere sintomi di gravidanza a rischio. Il malessere, infatti, potrebbe essere dovuto al distacco della placenta oppure ad un travaglio prematuro. Anche in questo caso è necessario l’immediato intervento del medico che, tra le varie diagnosi, potrebbe parlare anche di sintomi da gravidanza extra-uterina.

Tempistiche

Quello delle perdite in gravidanza è un sintomo che colpisce, solitamente, una donna su quattro nei primi mesi di gestazione ed in genere, queste, non sono perdite di cui preoccuparsi.

Rimane comunque indispensabile segnalare qualsiasi perdita, e di qualsiasi entità, al proprio ginecologo. Egli sarà infatti in grado di stabilire con certezza se il problema sia semplicemente da tenere sotto controllo oppure ci sia bisogno di intervenire quanto prima.

Più rischiose ed importanti sono invece le altre perdite – eccetto quelle bianche – che avvengono nei mesi successivi e, soprattutto, a ridosso del parto. Qui infatti l’ovulo è ormai ben stabile ed una perdita può voler segnalare l’insorgere di problemi di diversi tipi, tra cui: Distacco di Placenta, Placenta Previa o Vasa Praevia (quest’ultima molto rara, 0.6 casi su 1000, e si verifica quando i vasi sanguigni del feto si trovano nelle vicinanze, o addirittura attraversano, la cervice. Può essere una conseguenza dell’inseminazione in vitro).

Tutte queste perdite sono da tenere sotto stretto controllo e, nel caso in cui diventino insistenti e dolorose, il medico curante potrebbe suggerire anche un parto prematuro attraverso taglio cesareo – come nel caso si verifichi la Vasa Praevia.

Suggerimenti

Il suggerimento che va tenuto presente nella maniera più assoluta è quello di contattare il ginecologo nel minor tempo possibile, soprattutto nei seguenti casi:

  • Sanguinamento importante e duraturo;
  • Presenza di dolori addominali, che siano lievi o di forte entità;
  • Arrivi a manifestarsi un senso di vertigini;
  • Presenza di dolori pelvici o crampi.

Un ulteriore aiuto può essere ottenuto sempre dal medico curante, da contattare anche ad eventuale sanguinamento interrotto. La necessità è quella di capire i motivi e le eventuali soluzioni di prevenzione dei problemi per far sì che una gravidanza venga portata a termine nel migliore dei modi anche in caso di insorte incertezze iniziali.

Una gravidanza è sempre vissuta con una carica di emozioni e di paure superiori al normale, ma con le informazioni giuste e la razionalità necessaria in determinate situazioni, si può tranquillamente evitare l’insorgere di inutili preoccupazioni che, se protratte a lungo, possono a loro volta dar vita a problemi che, altrimenti, non sarebbero mai venuti a galla.